Kitchen by Banana Yoshimoto

Kitchen

by Banana Yoshimoto

Cuando se le muere la abuela, la jovencísima Mikage queda absolutamente sola en una casa demasiado grande y se refugia en la cocina, pues sólo en ella se siente a salvo («El lugar donde mejor se duerme es en la nevera», confiesa). Pero un día «ocurre un milagro» : Yuichi, «un chico simpático», llama a la puerta de Mikage y le sugiere que vaya a vivir a su casa, con su madre Eriko. Pero esta hermosa y acogedora mujer no es una mujer : es un hombre que pasó a ser mujer cuando la verdadera madre de Yuichi perdió la vida. Esta fábula, que se desarrolla entre ordenadores, electrodomésticos y sobre todo alimentos y guisos, pero también entre sentimientos de amor, amistad y complicidad, es en realidad una historia terrible, en que la soledad y la aridez emocional quedan, como por «milagro», mitigados por la inmensa sabiduría de otro mundo ancestral, afortunadamente aún latente, aún perceptible.

Reviewed by alessio on

3 of 5 stars

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Recensione senza spoiler.

Kitchen, Plenilunio (Kitchen 2) e Moonlight Shadow sono i tre racconti brevi inclusi in questo volume, tutti accumunati dal concetto della morte.
In Kitchen la protagonista Mikage perde la nonna, sua unica parente, e si ritrova a vivere con un mezzo-sconosciuto, Yuichi, e sua "madre". Il racconto è una ripetizione continua dei pensieri di Mikage riguardanti vita, morte, amore, amicizia e così via. Vengono ripetuti in diverse versioni e con modalità diverse fino alla conclusione del racconto. Fine

Kitchen 2 riprende qualche mese dopo le vicende dei due amici/innamorati. Mikage adesso lavora e vive da sola, Yuichi perde a sua volta una persona a lui cara e rimane solo. Il racconto è molto simile al primo: vita, morte, amore, amicizia e così via, ma stavolta sono in due. Anche questo ricco di riflessioni, si conclude senza un vero e proprio finale.

Moonlight Shadow è una storia a sé stante, prima opera di Banana Yoshimoto, i cui argomenti sono... esatto. Vita, morte, amore, amicizia e così via, stavolta con un'aggiunta di fantasy.


Lo stile di scrittura molto semplice, con frasi sempre brevi, non mi è dispiaciuto. Un libro non deve necessariamente essere elaborato. Non ho invece apprezzato le situazioni mai spiegate (La sua finestra è quella, lo so e basta, non so perché), i dialoghi assurdi e la ripetizione infinita degli stessi pensieri dei protagonisti.

Gli incipit erano abbastanza interessanti ma per il resto la storia risulta essere lacunosa, non vi è nulla di "sostanziale". Sarà per la cultura diversa (di cui però non sono completamente ignorante) o perché sono argomenti che non mi toccano, ma non sono riuscito ad apprezzare questo libro.

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  • 6 July, 2018: Finished reading
  • 6 July, 2018: Reviewed