alessio
Recensione senza spoiler.
Kitchen, Plenilunio (Kitchen 2) e Moonlight Shadow sono i tre racconti brevi inclusi in questo volume, tutti accumunati dal concetto della morte.
In Kitchen la protagonista Mikage perde la nonna, sua unica parente, e si ritrova a vivere con un mezzo-sconosciuto, Yuichi, e sua "madre". Il racconto è una ripetizione continua dei pensieri di Mikage riguardanti vita, morte, amore, amicizia e così via. Vengono ripetuti in diverse versioni e con modalità diverse fino alla conclusione del racconto. Fine
Kitchen 2 riprende qualche mese dopo le vicende dei due amici/innamorati. Mikage adesso lavora e vive da sola, Yuichi perde a sua volta una persona a lui cara e rimane solo. Il racconto è molto simile al primo: vita, morte, amore, amicizia e così via, ma stavolta sono in due. Anche questo ricco di riflessioni, si conclude senza un vero e proprio finale.
Moonlight Shadow è una storia a sé stante, prima opera di Banana Yoshimoto, i cui argomenti sono... esatto. Vita, morte, amore, amicizia e così via, stavolta con un'aggiunta di fantasy.
Lo stile di scrittura molto semplice, con frasi sempre brevi, non mi è dispiaciuto. Un libro non deve necessariamente essere elaborato. Non ho invece apprezzato le situazioni mai spiegate (La sua finestra è quella, lo so e basta, non so perché), i dialoghi assurdi e la ripetizione infinita degli stessi pensieri dei protagonisti.
Gli incipit erano abbastanza interessanti ma per il resto la storia risulta essere lacunosa, non vi è nulla di "sostanziale". Sarà per la cultura diversa (di cui però non sono completamente ignorante) o perché sono argomenti che non mi toccano, ma non sono riuscito ad apprezzare questo libro.