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Donne, come altri libri di Bukowski, non è un libro adatto a chiunque. All’apparenza può sembrare semplice, banale e volgare, ma leggendolo senza crearsi pregiudizi si possono scoprire i veri sentimenti del protagonista-autore e capire la profondità del personaggio. Nel corso della lettura scopriamo nuovi atteggiamenti, nuovi pensieri e riflessioni. Chinaski/Bukowski si riempie di sfumature, non è un personaggio tutto bianco o tutto nero e proprio per questo rappresenta la realtà più che mai. Con le donne è duro, violento, un “bastardo”, ma leggendo capiamo perché, capiamo che non apprezza ciò che fa e ciò che è come persona. Non disprezza le donne ma disprezza sé stesso.
Questo libro, come fa intuire il titolo, ha come argomento le donne. Bukowski ha avuto successo e sono passati anni da quando lavorava alle poste, adesso sono le donne che cercano lui. Tutto il racconto è una ripetizione continua di poche cose: si ubriaca, fa un reading, si scopa una donna, litiga con lei e se ne scopa un’altra e così via, fino alla fine del libro. La scrittura semplice e diretta di Bukowski aiuta a rendere scorrevole il libro che però fa sentire le sue 300 pagine. Ogni tanto il racconto viene spezzato da interessanti scorci di riflessione profonda.
Il finale è meraviglioso e chiude in modo perfetto il racconto, ma non lo consiglieri come primo libro di Bukowski.
Reading updates
- Started reading
- 3 August, 2018: Finished reading
- 3 August, 2018: Reviewed