alessio
Written on Oct 10, 2018
Recensione senza spoiler
Primo libro della saga della Torre Nera di Stephen King, scritto in età giovanile e, come detto da lui stesso nell’introduzione, influenzato dai seminari di scrittura creativa. Questo volume è stato rivisto in previsione del proseguimento della serie, ma si nota comunque l’immaturità (passatemi il termine) nella scrittura dell’autore. Non che sia una cosa negativa, assolutamente. King stesso nell’introduzione ne parla e approvo pienamente la sua scelta: “pulire” il racconto senza stravolgerlo. Ci troviamo quindi di fronte a un libro che scorre senza troppi intoppi, rallentando solo saltuariamente.
Trama
La trama del libro è confusionaria, per essere cortesi coi termini. King narra la storia come se questo non fosse il primo libro e si diverte a confonderci apposta, ne sono sicuro. Personaggi con più nomi, vicende citate ma mai spiegate, parole random usate per definire cose, o forse creature, a noi ancora sconosciute. Sono sicuro che nei libri successivi pian piano tutto si farà più chiaro, ma come partenza è stata forse troppo caotica.
Senza considerare il fattore caos, la storia è banale e lineare. Il nostro caro protagonista, Roland, compie un viaggio da un punto A a un punto B, con in mezzo un flashback lungo, un incontro con un nuovo personaggio e un ultimo flashback breve. Niente di esaltante o di inaspettato accade mai, è tutto lineare e prevedibile, il che rende il libro piuttosto noioso da questo punto di vista.
Personaggi
I personaggi sono tutti piatti e banali, partendo dal protagonista fino ai personaggi secondari. Roland, l’ultimo cavaliere, non è un personaggio memorabile. Sembra l’ideazione di un bambino quando gli viene chiesto di creare un personaggio “figo”. Il pistolero silenzioso, che viaggia da solo, piace alle donne e che non sbaglia quasi mai un colpo. Spero fortemente che nei libri successivi verrà ampliata la sua personalità.
Il ragazzino che accompagna Roland dalla metà del libro è ancora peggio. Non sa e non ricorda nulla, e da quanto possiamo capire viveva nel nostro mondo prima di morire in un incidente (ovviamente il collegamento tra i due mondi non viene spiegato in questo volume). Questo personaggio viene usato solo per allungare il brodo, MEZZO SPOILER: View Spoiler ». Magari in uno dei libri successivi King lo riprenderà grazie a qualche strano trucco, chissà.
Degli altri personaggi non c’è bisogno nemmeno di parlarne. A parte Cort, l’istruttore del giovane Roland, unico personaggio abbastanza differente da poter essere ricordato, gli altri sono tutti inutili comparse.
Edizione
Il volume, nel classico stile delle edizioni Pickwick, presenta i testi della copertina in rilievo. Nella pagine che dividono il libro in parti vi sono piccoli disegni, i quali di per sé non aggiungono nulla ma risultano comunque essere un’aggiunta molto apprezzata. Infine, non vi sono errori di alcun tipo. Un’edizione di ottima qualità.
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