alessio
Written on Jul 2, 2018
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Dopo aver letto ed apprezzato "Un indovino mi disse", sempre di Terzani, decisi di recuperare il resto della sua bibliografia. Con soli due anni di ritardo ho così acquistato Buonanotte, signor Lenin nella nuova edizione edita da TeA (Collana Opere di Tiziano Terzani). Il libro è un diario di viaggio/racconto giornalistico dei giorni successivi alla fine del comunismo visti da alcuni stati dell'URSS diventati poi indipendenti. Cerca quindi di capire come la fine del comunismo si ripercuote sulle vite della gente comune.
Il libro è scritto egregiamente e risulta scorrevole e godibile, nel classico stile di Terzani. Il libro, oltre alla narrazione dell'avventura dell'autore, contiene in giusta quantità anche descrizioni dei luoghi da lui visitati e spiegazione di avvenimenti storici rilevanti. Grazie al suo stile (e al fatto di non essere mai prolisso) niente di tutto ciò risulta pesante o noioso. Le descrizioni ci immergono nelle situazioni e nei luoghi come il migliore dei diari di viaggio. Il contenuto del libro è sempre eccelso.
Le uniche critiche che sono costretto a fare sono relative all'edizione. Per gusto personale, preferisco lo stile delle copertine della vecchia edizione (per intenderci, quelle con foto di Terzani e il suo nome colorato, collana Opere di Tiziano Terzani Pocket). Queste copertine non sono di per sé male, ma preferivo quelle più "realistiche".
Molte pagine hanno le lettere in simil-grassetto, problema evidentemente dovuto a sbavanture in stampa. Gli errori ortografici sono minimi e irrilevanti, nulla di grave. Avrei veramente gradito la presenza di un glossario dei nomi, sia delle persone che delle città, e di una mappa rappresentante il viaggio di Terzani.